in983-Margherite-che-fioriscono-sul-terreno-tricolore-la-fede-che-non-svanisce-mai

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A maggio, sulla penisola appenninica, i fiori di margherita aprono i loro petali nella brezza calda, creando un contrasto con il sventolamento della bandiera nazionale verde, bianca e rossa. È il mese dell'anniversario della fondazione della Repubblica Italiana. Ovunque nelle strade si possono vedere decorazioni raffiguranti bandiere nazionali e margherite, che raccontano la filosofia di vita unica di questa nazione. Il verde della bandiera nazionale è come i nuovi germogli in primavera, simbolo della speranza che non si arrende mai; il bianco è come la neve sulla cima delle Alpi, incarna la persistenza della fede; il rosso è come la lava del Vesuvio, che ribolle di infinita passione. L'emblema della margherita che li punteggia è composto da dodici sottili petali che formano un disco solare: ogni petalo corrisponde al potere protettore dell'antica porta della città romana ed è lodato come la "chiave di luce che penetra le tenebre" nella "Divina Commedia" di Dante. Questo fiore selvatico cresce nei terreni poveri del Mediterraneo e le sue radici possono estendersi per decine di metri nelle fessure delle rocce per assorbire i nutrienti. Proprio come l'Italia, che è rinata dalle rovine dopo la seconda guerra mondiale, ha utilizzato la vitalità flessibile e tenace di una margherita per intrecciare i frammenti spezzati della civiltà nella trama e nell'ordito di una capitale della moda. Mentre oggi affrontiamo le sfide globali, il distintivo della margherita ricorda alle persone che il vero coraggio non consiste nell'essere impavidi, ma nello scegliere di sbocciare nelle crepe. Mentre il crepuscolo cala sulla Fontana di Trevi, gli ultimi raggi di sole filtrano attraverso la bandiera tricolore, rifrangendo un arcobaleno di luce sui petali della margherita. Questo raggio di luce dura da settantotto anni e illumina ancora ogni anima che si fa strada nelle avversità.

In May, daisy flowers spread their petals in the warm breeze, complementing the fluttering green, white and red national flag. It is the month of the founding of the Italian Republic, and decorations of national flags and daisy badges can be seen everywhere in the streets, telling the unique philosophy of life of this nation. The green of the national flag is like spring buds, symbolizing the hope of never giving up; the white is like the snow on the top of the Alps, condensing the persistence of faith; the red is like the lava of Mount Vesuvius, surging with endless passion. The daisy badges dotted among them are composed of twelve slender petals to form a sun wheel – each petal corresponds to the guardian power of the ancient Roman city gate, and is praised as the "key of light that penetrates the darkness" in Dante's "Divine Comedy". This wild flower, born in the barren soil of the Mediterranean, can extend its roots for dozens of meters in the cracks of the rocks to absorb nutrients. Just like Italy, which was reborn from the ruins after World War II, it used the flexible and tenacious vitality of daisies to weave the broken fragments of civilization into the warp and weft of the fashion capital. Today, in the face of global challenges, the daisy emblem reminds people that true courage is not fearlessness, but choosing to bloom in the cracks. As dusk shone on the Trevi Fountain, the last ray of sunlight was shining through the tricolor flag, reflecting a rainbow-like halo on the petals of the daisy. This beam of light has traveled through 78 years and still illuminates every soul that breaks through the ground in adversity.